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Quando si parla di startup, la mente corre subito a società di capitali come SRL o SPA. Ma esistono strade alternative, spesso trascurate, che possono offrire vantaggi interessanti a chi vuole fare impresa con un occhio all’impatto sociale o alla partecipazione collettiva: stiamo parlando delle cooperative e delle imprese sociali.
Cooperative: innovazione con partecipazione
Costituirsi come cooperativa può essere una scelta vincente per le startup che vogliono valorizzare il contributo dei soci, promuovere modelli orizzontali e redistribuire valore in modo più equo. Che si tratti di piattaforme digitali, servizi innovativi o nuove forme di economia collaborativa, il modello cooperativo permette di crescere senza rinunciare alla partecipazione attiva di chi lavora al progetto.
Riferimento normativo: la disciplina generale delle cooperative è contenuta negli articoli 2511–2548 del Codice Civile, mentre le cooperative sociali sono regolate anche dalla Legge 381/1991.
Impresa sociale: quando l’impatto è il core business
Per chi punta a generare impatto sociale, ambientale o culturale, l’impresa sociale rappresenta una forma giuridica sempre più interessante. Si tratta di un modello ibrido che coniuga la gestione imprenditoriale con finalità di utilità sociale, benefici fiscali e accesso a bandi dedicati. Un modo concreto per innovare, restituendo valore alla comunità.
Riferimento normativo: la figura dell’impresa sociale è disciplinata dal D. Lgs. 112/2017, che ha riformato il precedente decreto del 2006, nell’ambito della riforma del Terzo Settore.
Una scelta strategica già nel business plan
Integrare fin da subito queste opzioni nel business plan di una startup può rivelarsi strategico. Oltre a valutare la sostenibilità economica, il business plan dovrebbe riflettere la missione e i valori dell’impresa, identificare le eventuali finalità di interesse collettivo e delineare modelli di governance partecipativa. Una cooperativa o un’impresa sociale, per esempio, può attirare investitori attenti all’impact investing, accedere a canali di finanziamento dedicati (bandi regionali, fondazioni, crowdfunding civico) e differenziarsi in un mercato sempre più attento alla responsabilità sociale.
Un’opportunità da non sottovalutare
Scegliere fin dall’inizio una forma giuridica coerente con la propria missione può fare la differenza. Cooperative e imprese sociali non sono "forme di serie B", ma modelli flessibili, dinamici e sempre più riconosciuti anche nel mondo dell’innovazione. Guardare a queste opzioni non è solo una questione giuridica: è una scelta strategica, culturale e valoriale.
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