I Piani Individuali di Risparmio (PIR) sono strumenti di investimento pensati per un orizzonte di medio-lungo termine. Sono dedicati alle persone fisiche residenti in Italia e consentono di investire una parte del proprio patrimonio attraverso strumenti finanziari che destinano una quota delle risorse al sostegno dell'economia reale, in particolare delle piccole e medie imprese italiane.
Grazie a questa struttura, i risparmiatori possono investire con una prospettiva pluriennale, mentre le imprese ottengono capitali utili per finanziare progetti di crescita, innovazione e sviluppo.
Chi può richiederli?
I PIR possono essere sottoscritti solo da persone fisiche residenti in Italia che:
non abbiano, nello stesso momento, più di un piano di risparmio
non condividano il piano con altre persone fisiche, indipendentemente dalla loro età (può essere titolare di un PIR anche un minorenne).
Quali sono i requisiti dell'investimento?
La normativa fissa alcuni requisiti (composizione investimento, importo ecc…) che definiscono i PIR “conformi”:
I conferimenti non possono superare 30.000€ all'anno e 150.000€ complessivi per ciascun risparmiatore che beneficia del regime fiscale agevolato.;
gli strumenti finanziari di uno stesso emittente e la liquidità che lo compongono non devono essere superiori al 10% dell'investimento totale;
almeno una parte (70%) dell'investimento totale deve essere destinata a strumenti finanziari cosiddetti “qualificati”, ossia emessi da imprese italiane o europee con stabile organizzazione in Italia, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese;
una parte dell'investimento deve essere destinata alle piccole e medie imprese italiane secondo le regole più recenti: la normativa attuale favorisce l'investimento in società a minore capitalizzazione e nell'economia reale;
per ottenere i benefici fiscali, gli strumenti finanziari presenti nel PIR devono essere detenuti per almeno cinque anni. In caso di disinvestimento anticipato, si perdono le agevolazioni maturate;
gli strumenti finanziari che lo compongono non sono emessi o stipulati con soggetti residenti in Paesi non collaborativi.
Quali vantaggi hanno i PIR?
I PIR prevedono un'agevolazione fiscale importante: se il piano rispetta tutti i requisiti previsti dalla legge e gli strumenti finanziari vengono mantenuti per almeno cinque anni, i redditi generati dagli investimenti (come plusvalenze e proventi) non sono soggetti a imposizione fiscale.
Quindi con il beneficio fiscale, in caso di disinvestimento la performance lorda diventa netta. Questo significa che questi strumenti amplificano l'effetto positivo della capitalizzazione composta tanto più lungo è il periodo di detenzione. I PIR, inoltre, beneficiano dell'esenzione dalle imposte di successione permettendo quindi di trasmettere ai propri eredi un patrimonio non soggetto a tassazione.
Come si fa ad aprire un PIR?
Ti puoi rivolgere a:
intermediari abilitati;
imprese di assicurazione residenti nel territorio dello Stato;
imprese di assicurazione non residenti, che operano nel territorio dello Stato tramite stabile organizzazione o in regime di libera prestazione dei servizi.
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