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Il risparmio è una delle fondamenta della stabilità economica e del benessere personale. La base su cui si poggia tutto.
In senso più ampio, può essere anche considerato con una doppia vista: risparmiare, infatti, non permette solo di gestire meglio le risorse finanziarie individuali e raggiungere gli obiettivi di vita, ma contribuisce anche alla crescita economica di un Paese.
In Italia, il risparmio è considerato così cruciale da essere stato inserito nella Costituzione e anche nello statuto tipo delle Banche di Credito Cooperativo (BCC).
Approfondiamo meglio perché e come.
Articolo 47 della Costituzione Italiana
«La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito.
Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese».
Nell’articolo 47 della Costituzione si afferma che lo Stato ha un ruolo attivo sia nel difendere che nel promuovere il risparmio garantendo che le risorse finanziarie dei cittadini siano protette e ben gestite. È un’azione a beneficio del singolo cittadino ma anche della società intera.
Un sistema di risparmio solido contribuisce infatti alla stabilità del sistema bancario e finanziario, permettendo alle banche di erogare crediti a famiglie e imprese, sostenendo così lo sviluppo economico. Un circolo virtuoso su cui si regge una società sana.
Da una parte lo Stato, attraverso le sue articolazioni, difende il risparmio da ingiuste riduzioni o dall’inflazione. Crea quindi le condizioni per l’accesso a un tenore di vita dignitoso, per esempio all’acquisto di una casa, richiamando anche l’articolo 25 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
Dall’altra, garantendo la trasparenza e l’attuazione della regolamentazione del mercato, incoraggia gli investimenti dei piccoli azionisti, il cosiddetto azionariato popolare, che a sua volta, mettendo in circolo risorse per le imprese, alimenta lo sviluppo economico del Paese.
Articolo 2 dello Statuto delle Banche di Credito Cooperativo
Le Banche di Credito Cooperativo (BCC) sono istituzioni finanziarie nate nell’Ottocento con una missione particolare: sostenere lo sviluppo delle comunità locali radicate sui territori attraverso il credito cooperativo.
L'articolo 2 dello statuto delle BCC recita infatti: «La società ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi».
Le Banche di Credito Cooperativo sono quindi banche orientate solo in parte al profitto, ma soprattutto al benessere delle comunità locali alle quali sono legate.
Promuovendo il risparmio e fornendo credito a condizioni vantaggiose, le BCC aiutano a creare un circolo virtuoso di sviluppo economico locale, sostenendo piccole imprese e famiglie.
Conclusione
Gli italiani sono “un popolo di risparmiatori”. Molto è cambiato dagli anni in cui fu scritta la Costituzione, ma ancora oggi i principi della carta costituente sono una guida essenziale nella sostenibilità del Paese e delle comunità locali.
Dietro la parola Risparmio c’è quindi l’essenziale accumulazione di risorse, ma anche il motore che assicura dinamicità al Sistema Paese. In questo senso, per quanto piccoli, i passi di ciascun risparmiatore e di ciascuna risparmiatrice verso la consapevolezza finanziaria costituiscono il cammino di una grande comunità. Meglio è gestito il risparmio, più benessere personale e collettivo ci sarà.
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