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Ieri in occasione della prima diretta Instagram abbiamo affrontato il tema dell’economia civile e cogliamo l’occasione per condividere spunti di riflessione.
Le sfide globali, dalle crisi ambientali alle crescenti disuguaglianze, stanno mettendo in crisi l'approccio economico tradizionale, che per secoli ha posto al centro l'"homo oeconomicus" e la massimizzazione del profitto. Oggi, per affrontare le grandi "transizioni" (ambientale, energetica, digitale) è necessario un nuovo paradigma economico.
Questa alternativa esiste e affonda le sue radici nella storia italiana: si chiama Economia Civile.
La Scienza della Pubblica Felicità
Mentre l'approccio dominante si sviluppava nell'Illuminismo anglosassone con Adam Smith , in Italia, nel Settecento, l'economista Antonio Genovesi inaugurava all’Università Federico II di Napoli la prima cattedra di economia, intitolata emblematicamente "Scienza della Pubblica Felicità".
L'Economia Civile mira a superare la supremazia del puro scambio strumentale, introducendo concetti come:
- Felicità pubblica
- Reciprocità
- Beni relazionali
- Cooperazione
L'obiettivo è un modello più inclusivo, che trasformi il mercato da un luogo dove "i meno dotati vengono esclusi" a un ambiente di "mutuo vantaggio" per tutti.
Il Paradosso di Reddito e Benessere
La teoria tradizionale, che vede la crescita del PIL come condizione sufficiente per l'aumento di benessere e felicità dei cittadini, è stata messa in discussione anche dalla scienza moderna. Il famoso "paradosso della felicità" di Richard Easterlin ha dimostrato che, oltre una certa soglia, l'aumento di reddito non corrisponde più a un aumento stabile della soddisfazione di vita.
Inoltre, il Premio Nobel per l'Economia Daniel Kahneman ha evidenziato come le scelte economiche non siano guidate solo dalla razionalità, ma anche dal valore (immateriale) dato dalla qualità delle relazioni interpersonali.
Finanza e Scelte Consapevoli
Questa visione ha conseguenze dirette sulla finanza:
- Banche Civili: una "banca civile" lavora primariamente per il "bene comune" della comunità e del territorio, applicando modalità "antiche" ma attuali come la cooperazione e la solidarietà economica, anziché mirare esclusivamente alla massimizzazione del profitto per gli azionisti.
- Il voto con il portafoglio: i cittadini sono chiamati a essere consapevoli del potere che detengono attraverso le proprie scelte di consumo e risparmio. Esercitare il cosiddetto "voto con il portafoglio" significa orientare attivamente i sistemi economici verso il bene sociale comune.
In un'epoca in cui i fattori ESG (Environmental, Social, Governance) stanno diventando centrali, l'Economia Civile offre una cornice etica e operativa per reindirizzare le proprie scelte finanziarie e di risparmio in un'ottica di vantaggio collettivo, non solo individuale.
VUOI SAPERNE DI PIÙ?
Approfondisci l'argomento guardando il video registrato della nostra diretta Instagram di ieri giovedì 13 novembre
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